Per chi è abbonato non è certo una novità: Netflix si sta sempre di più contraddistinguendo per la qualità sia del suo servizio, che delle produzioni e delle proposte.
Ma, aggiungo, anche delle comunicazioni verso l’esterno, per come pubblicizzano le loro serie TV (basti questo esempio per la terza serie de La Casa di Carta) e per come si relazionano con i loro abbonati.
Ecco un esempio per me straordinario di come una singola parola possa spostare l’attenzione di chi la legge (o ascolta) e della cura che Netflix ripone su questi dettagli.
Houston, abbiamo un problema: dobbiamo comunicare un AUMENTO dei prezzi ai nostri abbonati.
Risposta di Houston: chi ha detto che dobbiamo per forza utilizzare la parola “AUMENTARE”?
Più semplice di così.
Il risultato è nella mail che molti abbonati si sono ritrovati nella loro casella di posta (compreso il sottoscritto).
I prezzi non aumentano, CAMBIANO. Ed in effetti è così, come dargli torto: un aumento è un cambio di prezzo (anche se tutti noi avremmo preferito una diminuzione).
C’è un altro sinonimo di “cambiare”? Certo, “modificare”: quindi ci scrivono per informarci di una MODIFICA in arrivo. Ed in effetti è così, come dargli torto: un aumento è una modifica di prezzo.
Ma poi il gioco finisce e finalmente lo dichiarano che “la tua quota mensile AUMENTERÀ a…”, ma noi, nel frattempo, abbiamo già abbassato le difese. E Netflix può finalmente gettare la maschera (sebbene quella dei protagonisti de La Casa di Carta sia meravigliosa) per svelarci cosa c’è dietro.
A questo punto entra in scena il motivo di questo aumento, quindi PERCHÉ.
Una modifica di questo genere andrebbe sempre argomentata, un aumento bulgaro e non motivato è sempre fastidioso. Così mi viene in mente un hamburgheria dove spesso vado a mangiare e che nel corso del tempo avrà aumentato i suoi prezzi medi del 20/30%, nemmeno fosse la Torino-Bardonecchia. Mettiamo caso che fosse solo per migliorare i profitti (legittimo), un messaggio di questo tipo sui menù mi avrebbe fatto digerire meglio il buonissimo panino e al contempo l’aumento di prezzo: “Se ultimamente hai notato una modifica ai nostri prezzi è perché abbiamo a cuore la qualità del nostro lavoro e la soddisfazione dei nostri clienti. Abbiamo quindi incremento il personale di sala per velocizzare il nostro servizio e individuato un nuovo fornitore che ci garantisce una qualità della carne ancora più elevata. Adesso non ti resta che ordinare e metterci alla prova!”
Rientrando dalla divagazione, Netflix lavora sodo e ci chiede più soldi per offrirci ancora più serie TV e film fantastici da guardare (abbasso la modestia): in sintesi ancora più programmi su misura per noi.
Wow, mi avete convinto!
Adesso provate ad immaginare di ricevere una mail con questo oggetto: “Abbiamo aumentato le nostre quote mensili!” e nel testo:
“Ciao Federico, ci auguriamo che l’abbonamento a Netflix ti piaccia. Ti scriviamo per informarti che la tua quota mensile aumenterà a X€. Puoi cambiare il piano oppure, come sempre, se preferisci interrompere l’abbonamento puoi disdire quando vuoi alla pagina netflix.com/cancel.Siamo qui per aiutarti se hai bisogno. Per maggiori informazioni visita il Centro assistenza o contattaci.”
Forse il nostro sentimento nei confronti di Netflix sarebbe CAMBIATO: ma sarebbe DIMINUITO o AUMENTATO?
LA TUA OPINIONE CONTA